Ema Stokholma confessa: “I miei tatuaggi? Un dolore che ora pesa sul mio cuore”

Katia Piotrowska

Ema Stokholma si apre ancora una volta al pubblico, rivelando il significato doloroso dietro i suoi tatuaggi e il percorso di rinascita che sta affrontando. La nota DJ e conduttrice televisiva ha raccontato recentemente un lato intimo della sua vita, spiegando come quei segni indelebili sulla pelle siano ora motivo di riflessione e, in parte, di sofferenza.

Ema Stokholma, DJ e conduttrice radiofonica, ha recentemente festeggiato i suoi 40 anni, un traguardo importante che l’ha vista raggiungere un equilibrio dopo un passato tormentato. Nota anche per il libro Per il mio bene, in cui racconta la sua storia difficile, oggi si mostra con una nuova consapevolezza, frutto di un lungo percorso di guarigione interiore.

Un passato difficile e l’origine dei tatuaggi

Ema Stokholma ha vissuto un’infanzia segnata da profonde difficoltà, con una madre estremamente controllante e un ambiente familiare oppressivo. Cresciuta in un modesto paese francese, ha trovato la sua strada in Italia, prima come modella e poi come conduttrice radiofonica e DJ di successo.

I suoi tatuaggi non erano semplici decorazioni estetiche, ma un modo per riappropriarsi del proprio corpo. Durante un’intervista a La Stampa, ha spiegato come queste opere d’arte sulla pelle rappresentassero un atto di ribellione e un tentativo di riscatto personale:

“Erano un modo per riappropriarmi del mio corpo e affermare la mia libertà: prima da una madre controllante, poi dal lavoro di modella che non era mio”. I tatuaggi sono stati per Ema un simbolo di liberazione personale, un modo per riscrivere la propria identità, lontano da imposizioni esterne.

Un nuovo sguardo sul proprio corpo

Con il passare del tempo e un intenso percorso di terapia personale, la percezione dei tatuaggi è cambiata radicalmente. Se un tempo erano fondamentali per esprimere la sua ribellione, ora sono diventati quasi un peso.

Oggi, Ema confessa di non riuscire più a convivere con quei segni, tanto che ha considerato la possibilità di rimuoverli: “Preferisco la cicatrice, toglierli però è un dolore enorme, così rimando”. Queste parole evidenziano come il dolore fisico della rimozione dei tatuaggi sia solo una parte di una ferita più profonda, che affonda le radici nel suo passato complesso.

La forza dell’amicizia e il supporto di Andrea Delogu

Nel suo cammino di guarigione emotiva, un ruolo fondamentale lo ha giocato l’amicizia con Andrea Delogu, sua grande confidente. Ema ha raccontato di aver trovato nella collega un punto di riferimento costante: “Con lei mi sfogo, piango, mi dispero e supero”.

Proprio grazie a questo supporto e al percorso psicologico intrapreso, Ema è riuscita a liberarsi dalla negatività che la perseguitava: “L’analisi mi ha fatto maturare e dato gli strumenti per capire quella negatività”. Secondo quanto dichiarato, ora questa negatività è neutralizzata al 90%, un risultato significativo considerando il punto di partenza.

Verso una nuova libertà

Oggi, Ema Stokholma è una donna nuova, che ha fatto pace con il suo passato. I tatuaggi che un tempo erano simboli di ribellione e dolore, ora sono ricordi di un percorso complesso, ma anche di una crescita interiore significativa. Nonostante la difficoltà di rimuoverli, il vero cambiamento avviene nel cuore e nella mente.

Il suo messaggio di resilienza e autenticità continua ad ispirare molti, dimostrando che, con il giusto supporto e impegno personale, è possibile superare anche le ferite più profonde.

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